Direttore d'orchestra tedesco. Figlio di Adolf, fu allievo di M. Schillings e J.
Rheinberger. Esordì a vent'anni, presentando tra l'altro una propria
composizione. Attivo a Monaco nel 1908-1909, proseguì l'attività
direttoriale a Lubecca (1911-1915), a Mannheim (direttore di corte dal 1915 al
1920), a Vienna (direttore stabile dell'Orchestra Tonkünstler dal 1919 al
1924), a Berlino (dal 1920 successore di Richard Strauss all'Opera di Stato e
dal 1922 di A. Nikisch a capo della Filarmonica), a Lipsia (successore di
Nikisch alla Gewandhaus), ancora a Vienna (nel 1927 direttore della
Filarmonica), a Bayreuth (dal 1931 direttore del festival). Dal 1933 fu attivo
prevalentemente a Berlino, ove assunse tra l'altro la direzione dell'Opera di
Stato. Il suo atteggiamento nei confronti del regime nazista diede luogo a
vivaci polemiche, protrattesi per molti anni, che divamparono anche quando venne
proposto come direttore della Chicago Symphony Orchestra (1949). Nel dopoguerra
F. assunse la direzione della Filarmonica di Vienna. Considerato uno dei
più grandi direttori del XX sec., lasciò memorabili esecuzioni
della Tetralogia wagneriana e del repertorio beethoveniano e brahmsiano,
caratterizzate da un'assoluta fedeltà alle partiture, dalle quali il
grande maestro tedesco seppe trarre sfumature prima di lui insospettabili.
Notevoli tra i suoi scritti
Dialoghi sulla musica (1948) e
Il
musicista e il suo pubblico (1955). Alla sua produzione appartengono tre
sinfonie, un concerto per pianoforte e orchestra, un quartetto per archi ed un
Te Deum (Berlino 1886 - Baden-Baden 1954).